Secondo appuntamento con "Terremoto. Il giorno prima": gli edifici che resistono

Mercoledì 28 gennaio alle 15 va in onda il secondo appuntamento con le pillole di prevenzione civile. Sul sito è già disponibile la prima puntata


Continuano gli appuntamenti con il format di Radio Zammù dedicato alla prevenzione sismica. Finché non si parla di terremoti nelle cronache, quando ormai è troppo tardi, l'argomento torna nel dimenticatoio: senza che però si faccia realmente nulla per scongiurare nuove catastrofi. Radio Zammù non vuole mettere la testa sotto la sabbia ed è per questo che nasce "Terremoto. Il giorno prima", in collaborazione con il Centro di iniziative e studi per la prevenzione antisismica dedicato al professor Giovanni Campo. 

In questo secondo appuntamento si parlerà del vero responsabile dei danni causati da un evento sismico: l'uomo e le sue opere di edilizia. A differenza di quanto si crede, infatti, i terremoti raramente uccidono. Ciò che invece genera effetti letali è la mancanza di prevenzione e di conoscenza dei rischi, così come l’incuria e la cattiva manutenzione delle strutture che ci ospitano. 

La seconda puntata di “Terremoto. Il giorno prima” è dedicata quindi all’illustrazione di quelle tecniche che consentono di costruire edifici che resistono ai terremoti, o di renderli meno vulnerabili. Grazie alla tecnologia – spiega il prof. Ivo Caliò, docente di Scienza delle Costruzioni nell’Università di Catania – oggi siamo in grado di realizzare strutture edilizie antisismiche in grado di salvare “il contenuto”, ossia le vite delle persone ospitate negli edifici soggetti ad eventuali scosse, ma anche i “contenitori”, gli edifici stessi. In Giappone o in California, ad esempio, questo avviene da anni, grazie ad una diffusa cultura della convivenza con i terremoti. E in Italia? 

L’intervista è preceduta da una scheda sul terremoto dell’Irpinia, curata da Debora Borgese.

Per chi se lo fosse perso, è già disponibile online il primo appuntamento: Alla radice dei terremoti


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