Nel nome del padre

Un altro tassello del puzzle, un piccolo passo in avanti, di mamma ce n'è una sola e un drago non fa primavera, ma tanto altro.
Tutto è sempre più assurdo, più contorto e sempre meno credibile. Eppure Shavatore ha sempre raccontato la verità... su tutto

Gabriele, Andrea e Shavatore uniscono le loro forse per fuggire dalla loggia, ma l'Autorità gli dà la caccia. Un viaggio nel tempo sembra essere l'unico modo per sottrarsi alle grinfie del malvagio tiranno. I nostri eroi si barcamenano tra le epoche, mentre l'Autorità trama già per riacciuffarli.

Nuovi intrighi, nuovi complotti, nuovi retroscena. Andrea e Gabriele trovano un alleato, mentre qualcuno architetta nell'ombra un ignoto piano.

È la festa del papà, ma venti di guerra soffiano sull'Europa dell'est: Toto dev'essere liberato. L'esercito di Shavatore mobilita le sue forze per punire coloro che hanno offeso e ingiuriato. C'è poco tempo, ma abbastanza per gli ultimi saluti, le raccomandazioni, i regali...

Un varco. La corsa caracollante, l'affanno di chi ha fatto forse un fecaloma di troppo. Una stanza buia e un mixer non identificato. Le urla, le preghiere, la paura. L'ordine di colpire e il click di un caricatore. Poi gli spari. Buio.